Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi è chiamato anche il Parco delle Foreste Sacre. Questa importante denominazione lo caratterizza in modo molto particolareggiato: si tratta infatti di un Parco la cui natura, rigogliosa, imponente e avvolgente suscita un senso di raccoglimento e di meditazione che sin dalla storia ha conquistato numerosi personaggi, alcuni anche divenuti Santi, portandoli a istituire qui i loro monasteri oppure a realizzare in questi luoghi il passaggio di importanti vie di pellegrinaggio.
San Francesco ha scritto di quanto questo luogo lo facesse sentire vicino a Dio, tanto da passare qui moltissimo tempo e da ricevere le Stimmate tanto desiderate, per avvicinarsi al suo amato Gesù anche nella sofferenza. Qui ha “fondato” il meraviglioso santuario della Verna, che tutti conoscono, che delimita il Parco nel suo confine meridionale.
Anche San Romualdo ha deciso di trascorrere qui il suo eremitaggio, fondando l'ordine dei Camaldolesi, che hanno il grandissimo merito di essere i primi veri “forestali" del Parco: essi infatti per tantissimo tempo hanno curato e mantenuto la gestione e la pulizia della foresta.
Dante Alighieri è certamente passato per questi sentieri per raggiungere Ravenna… e pare proprio che sia questa la Selva Oscura che lo ha ispirato nella stesura del suo Inferno!
Numerosissimi sono i cammini che passano per questo Parco:
- Il Cammino di Assisi
- La Via Romea Germanica
- Il Cammino di Dante
- Il Cammino di Sant'Antonio
- Il Cammino di San Vicinio.
È per questo motivo che, camminando per il sentieri del Parco si incontrano spesso chiesette ormai purtroppo in abbandonate e numerosissime Madonnine (note come MAESTÀ).